La recente rilevazione delle onde gravitazionali derivanti dalla fusione di buchi neri e/o stelle di neutroni che producono vibrazioni nello spazio-tempo, consente di aggiungere il “ritmo” o, in un certo senso, il “suono” dello spazio alla millenaria concezione e rappresentazione dell’Universo come immagine sublime ma silenziosa, invitando a profonde riflessioni sul rapporto dell‘uomo con il Cosmo, la Terra, la Società.
An artistic game-experiment performed in a space habitat and an authentic report of experiences from parabolic flights form the poles of a speculative discourse between an artist and a neuroscientist on conditions, possibilities, similarities, and differences of artistic and scientific research.