Il sintetizzatore virtuale
Il sintetizzatore virtuale non è altro che un software per computer che permette di simulare il comportamento di un sintetizzatore hardware. Emula quindi, in tempo reale o differito, ciò che avviene all’interno di un sintetizzatore “normale”.
Ciò è possibile grazie alle moderne schede musicali o schede audio che permettono al computer di sintetizzare, riprodurre e registrare l’audio. Il funzionamento di una scheda audio è quindi simile, in certi versi, a quello di un sintetizzatore e di un campionatore. Le prime in commercio utilizzavano una tecnica di sintesi per modulazione di frequenza (FM), queste però non brillano molto per cui si è passati ad una sintesi wavetable che è di qualità estremamente superiore. Le schede audio possono essere di due tipi half duplex (può riprodurre o registrare il suono, ma non può eseguire contemporaneamente entrambe le operazioni), o full duplex (può eseguire contemporaneamente entrambe le operazioni). Alcuni esempi di schede audio professionali sono: Cardplus, Audiomedia 2, M audio Audiophile 2496, Steinberg VSL 2020, Terratec Phase 88, Creamware Scope SP, ecc.
Il programma deve permettere al musicista di controllare i vari parametri menzionati prima: oscillatori, filtri, generatori di inviluppo ecc. I vantaggi nell’utilizzare questo tipo di sintetizzatori sono evidenti. Prima di tutto il numero di oscillatori che si possono utilizzare è virtualmente infinito (programma permettendo), poi è possibile utilizzare tutta la potenza di calcolo di un computer per sintetizzare un suono molto complicato, altra cosa molto importante è la possibilità di registrare il suono prodotto dal sintetizzatore audio direttamente in formato digitale senza dover passare per un convertitore analogico, e questo porta sicuramente ad un risultato migliore.
Un programma per computer che simula il comportamento di un sintetizzatore deve pertanto permettere di suonare in tempo reale, la cosa però non è semplice come sembra poiché i componenti che costituiscono un sintetizzatore sono altamente specializzati nel compiere solo quel determinato compito, quindi componenti special purpose, mentre il computer è una macchina general purpose cioè può essere utilizzato per molti scopi diversi, e non contiene dei componenti espressamente dedicati alla riproduzione del suono (a meno che non sia un computer espressamente utilizzato per l’hard disk recording). Quindi la cosa non è sicuramente facile ma fattibile. Un sintetizzatore software che sintetizza il suono in tempo differito permette di ottenere dei risultati migliori, anche se non è possibile utilizzarlo in tempo reale.
In internet ci sono moltissimi siti dove è possibile reperire sintetizzatori software shareware, o delle versioni demo di sintetizzatori virtuali commerciali. Alcuni di essi sono:
- SMR, software music resurce: http//www.york.ac.uk/plh102/ dove si trovana anche links per altri vari programmi.
- ReBirth 338: http//www.propellerheads.se (versione demo).
- VAZ: http//www.cp.umist.ac.uk/user/martin/vaz.html.
- Audio Architet: http//www.karnataka.co.uk/aa/.
- Absynth: http://www.nativeinstruments.de/index.php?id=absynthsounds1_us
Mentre per quanto riguarda software completi dotati di sequencer, di tracce audio e MIDI (per tutto quanto concerne il MIDI si veda uno dei tantissimi siti internet che trattano l’argomento, come ad esempio http://www.ienne.com/mforum/spieg.htm, oppure http://www.xelenio.com) mixer, sintetizzatori, drums machine, campionatori ecc, i software migliori in commercio sono reason, o reaktor qui sotto illustrato.

Il sintetizzatore virtuale Reaktor
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