Second Life ed il mercato
È proprio giocando con l’arte di creare che SL ha potuto dar vita ai suoi business interni. Ailin Graef, ad esempio, gestisce una società di landscaping (ovvero architettura paesaggistica) ed il suo avatar si chiama Anshe Chung. Prima di capire come si svolga l’attività di Ailin chiariamo come sia possibile creare un’attività redditizia in questo mondo. SL ha una propria valuta che si chiama Linden Dollar (L$) e che ha un suo cambio in dollari americani (attualmente 1 US $ = 270 L $ )1 variabile secondo leggi di mercato. Il principale utilizzo del L$ è quello di permettere l’acquisto di oggetti all’interno di SL: chi crea un oggetto originale acquisisce automaticamente il diritto di copyright su di esso, e chi vuole acquistare quell’oggetto può farlo solo dalle mani del suo disegnatore (o di chi ne ha acquisito i diritti) pagando a questi una somma pattuita in L$.
Un altro mercato di base è quello immobiliare: è possibile acquistare pezzi di terreno virtuale direttamente dai Linden Lab o da chi decide di rivendere il proprio. Nel primo caso è possibile acquistare appezzamenti partendo dall’unità minima detta sim di 65.536 mq. al prezzo di 1.675 US$ cui aggiungere un canone di manutenzione che ammonta a 295 dollari mensili, una sorta di rata condominiale imposta da Linden Lab sui suoi terreni. Visto però che la richiesta è sempre maggiore ed i tempi di attesa si allungano sempre di più c’è chi sceglie la seconda strada e si rivolge ai proprietari che rivendono o affittano i propri terreni, avendo così anche la possibilità di scegliere posizione geografica, struttura paesaggistica e magari il vicinato preferiti, ma ovviamente questa strada è più dispendiosa e le cifre salgono fino a 6.000 dollari per una sim.
Da queste due principali possibilità scaturiscono poi differenti forme di mercato, tra cui il landscaping di cui si occupa Anshe Chung che consiste nell’ acquistare terreni e costruirci su dei paesaggi virtuali corredati da costruzioni edilizie, vegetazioni e quant’altro, da rivendere per acquisire così il ricavo in L$ del terreno e del copyright sommati. Il mercato degli accessori prevede la creazione e la vendita di oggetti che vanno dalle acconciature agli abiti fino ai gioielli, il più delle volte associati a particolari script, ovvero programmi che permettono particolari azioni e movimenti dell’ avatar nel momento in cui si indossa l’oggetto. È da fare una considerazione alla luce di ciò. Prescindendo dalle mode interne che sicuramente influenzano i mercati anche in SL, si può tracciare una differenza del concetto di valore tra il mondo vero e quello sintetico che stiamo studiando. Prendiamo ad esempio un gioiello: nella vita vera avrà più valore per quanto più pregiata la materia di cui è composto, ma in SL questa distinzione non ha modo di esistere e un gioiello vale magari in base alla quantità ed alla qualità degli script che gli sono associati. Viene allora ad esserci una sostituzione del “bello” con l’ “utile”.
- Dati ufficiali rilevati dal sito www.secondlife.com [↩]
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