In giro per il mondo: altre prove, altri problemi… ma non solo
Un test effettuato in Finlandia con TeliaSonera, ampiamente ripreso negli ultimi tempi dalla stampa finlandese, ha coinvolto 500 utenti che hanno realmente pagato circa 5 euro al mese per un bouquet di canali. I programmi familiari della TV finlandese sono stati i più apprezzati, seguiti dallo sport e dalle news. Gli eventi più visti sono stati un incontro mondiale di hockey su ghiaccio, due gran premi di Formula Uno e un incontro di calcio europeo. In fase di sperimentazione non sono mancate le lamentele: alcuni utenti hanno rilevato che l’immagine televisiva non era abbastanza chiara, in particolare nelle riprese sportive con rapidi cambi di inquadratura e movimenti veloci. La ricezione è stata problematica negli interni e gli utenti hanno trovato che ci vuole troppo tempo per cambiare canale. “Si attendeva 15 secondi o anche più, in alcuni casi”, ha detto Pekka Pesari, un responsabile sviluppo alla TeliaSonera. Egli ha anche ammesso che vi era ancora molto lavoro da fare: “Anche se abbiamo condotto un test pilota con successo, vi sono cose che devono essere migliorate. Ci potrebbe volere ancora un anno o giù di lì prima che il servizio sia presentabile commercialmente”1.
A Oxford, invece, la TV mobile oggi è accesa e funzionante e la città famosa per le sue “spire”, le curve del fiume Tamigi che fluisce attraverso la città e che qui è chiamato “Isis”, ma anche per la sua gente intelligente, per un letterario detective scontroso, per le molte biciclette e per i numerosi camion dei fast food, da oggi ha anche un altro primato. Durante lo scorso mese di settembre, la città ha ulteriormente incrementato la propria celebrità in quanto è diventata la sede della prima prova di televisione su telefoni mobili effettuata nel Regno Unito. Nella regione, 400 persone stanno prendendo parte a questo progetto: un lavoro congiunto dello specialista in trasmissioni Arquiva, del network provider O2 e del produttore di terminali mobili Nokia. La prova di Oxford sta offrendo agli abbonati di O2 che si sono volontariamente messi a disposizione per il test, 16 canali trasmessi in standard DVB-H. I partner tecnologici nella prova britannica hanno considerato, come tecnologia-veicolo per i segnali televisivi, anche il 3G e il DMB (Digital Multimedia Broadcasting). Dave Williams, direttore tecnico di O2, ha esordito spiegando che il 3G è risultato “perfetto” per integrare coperture e per canali di nicchia, quale parte di un servizio “on demand”: mentre il 3G è in grado di trasmettere in streaming un numero illimitato di canali televisivi attraverso servizi dedicati, esso può però raggiungere solo un numero assai limitato di utenti per ogni 5 MHz di segnale. Relativamente al DMB va premesso che coloro che hanno aggregato le infrastrutture per Oxford hanno precedentemente visitato la Corea, dove il grosso della tecnologia DMB è già stata installata e sviluppata. Tale standard lavora sia su satellite che su etere terrestre, e trasporta da 12 a 24 canali in buona qualità in 8 MHz, con un numero illimitato di utenti. Williams ha notato che comunque il DMB è stato visto come meno performante rispetto al DVB-H e oltretutto ad oggi vanta meno supporto da parte dell’industria. Anche i rilevanti consumi di energia e le questioni di licenza sulle tecnologie hanno portato ulteriori punti a favore dei detrattori di tale standard. Dal canto suo il DVB-H può alloggiare da 16 a 32 canali di buona qualità in una banda di 8 MHz, anche qui con un numero illimitato di utenti. Williams ha commentato che il DVB-H è stato scelto in quanto si è meglio adattato alle tipologie di materiale trasmesso dai broadcaster e dispone inoltre di uno spettro frequenziale dedicato per ospitare i servizi integrativi. In quanto derivazione del DVB-T vi è già una conoscenza della tecnologia chiave e non vi sono particolari problemi relativamente alle licenze e ai diritti di proprietà intellettuale. Arquiva ha iniziato a lavorare sulla rete di trasmissione e ad effettuare test nel corso del 2004. Terry Howard, capo dello sviluppo business media alla Arquiva, ha commentato che c’è voluto del tempo per identificare i migliori siti per i trasmettitori al fine di evitare interferenze con i trasmettitori locali della BBC.
Le persone reclutate per le prove sono state scelte per rappresentare uno spaccato della popolazione. Ciascuno utilizza un Nokia 7710 smartphone in grado di produrre immagini in 4:3 a 12,5 frame al secondo, la metà della normale velocità utilizzata in ambito broadcast. Arquiva spiega che mentre tutto ciò non è ad oggi così avanzato come si poteva sperare, in futuro vi saranno certamente consistenti miglioramenti, anche con formati panoramici previsti nelle prossime versioni. Howard ha commentato che lo scopo era quello di provare il servizio piuttosto che i terminali, con l’idea di verificare più il concetto in generale che non la tecnologia nello specifico. A causa di ciò, è stato messo un particolare impegno nel creare un pacchetto che gli utenti potessero trovare attraente. Così, l’attuale selezione di canali comprende BBC1, BBC2, ITV1, ITV2, Channel 4, Five, BBC News 24, Cartoon Network, CNN, MTV, Discovery Channel, Sky News, Sky Sports News, Sky Travel, British Eurosport e Shorts TV2.
Olanda: in qualità di manager “interattivo” di Radio 538, Dennis Kokkelink non necessitava di una particolare opera di persuasione per partecipare a una prova di radio su DVB-H. Quando l’operatore di telecomunicazioni olandese KPN Telecom ha offerto alla stazione consorella di Radio 538, Juize.FM, l’opportunità di unirsi alla prova sul DVB-H, Kokkelink è stato rapido ad accettare. KPN, insieme alla società di trasmissione Nozema, al licenziatario DVB-T Digitenne e alla società di consulenza tecnica e di ricerche TNO erano alla ricerca di partner affidabili che potessero offrire contenuti per il test, finalizzato alla trasmissione di audio e video adattato ai piccoli schermi. Secondo il responsabile marketing di KPN, Robbert Klein Twennaar, la scelta della stazione hip hop & R&B Juize.FM è stata fatta assai rapidamente. “Per offrire agli utenti-amici (ovvero a coloro che hanno partecipato alla fase di test) un ulteriore incentivo ad utilizzare il proprio telefonino Nokia 7710, stavamo cercando una stazione che non fosse già ampiamente disponibile in FM, ma che potesse piacere alla stessa tipologia di audience che apprezzava l’ascolto della radio attraverso il proprio terminale mobile” ha detto. Juize.FM stava già lavorando con KPN mediante la sua piattaforma di interattività per telefonini “i-mode”. Per Juize.FM, attualmente ricevibile via cavo, satellite, UMTS e Internet, un lancio commerciale in DVB-H in Olanda sarebbe stata un’opportunità aggiuntiva di raggiungere nuovi ascoltatori. Nel considerare le possibilità offerte dal DVB-H, Kokkelink ha affermato di avere dei dubbi sullo standard Eureka-147 DAB. “A parte il fatto che si tratta di una tecnologia ormai vecchia che utilizza un metodo di compressione inefficiente – ha detto – sembra che il Governo veda il DAB come un’altra opportunità per far pagare nuovamente il settore, dopo che tutti assieme abbiamo pagato 320 milioni di euro per le nostre licenze FM…”.Un altro vantaggio che Kokkelink vede nel DVB-H rispetto al DAB è la velocità con cui i ricevitori DVB-H potrebbero penetrare nel mercato. “Il Regno Unito è l’unico paese dove vi è un qualche tipo di penetrazione del sistema DAB, ma, anche lì, è difficile trovare in ogni famiglia più di un ricevitore DAB.” Molta gente sostituisce il proprio telefonino ogni pochi anni, dice Kokkelink, spesso senza un reale costo percepito. “Quando gli operatori di telecom decideranno di sponsorizzare i ricevitori DVB-H, questi si diffonderanno molto rapidamente. Il successo dell’i-mode lanciato da KPN ne è la prova.” (Secondo KPN, più di 50 milioni di persone utilizzano l’i-mode nel mondo, sebbene la grande maggioranza di questi utenti sia in Giappone, dove tale tecnologia è stata sviluppata).
Alcuni pensano che gli operatori di telecom non sarebbero inclini a sponsorizzare l’acquisto dei telefonini adatti a ricevere i segnali in DVB-H, dato che tale standard potrebbe insidiare i ricavi che potrebbero essere generati da stream audio proprietari. Secondo Klein Twennaar, comunque, altri modelli di business potrebbero ben supportare il DVB-H accanto allo streaming.“Anche con l’HSDPA (high-speed downlink packet access) non ci sarà mai sufficiente banda per una massiccia richiesta. Noi pensiamo che vi siano altre strade per generare guadagni e lo scopo di questo test non è solo quello di vedere se il DVB-H sia tecnicamente possibile, ma anche di verificare quali caratteristiche che generano traffico, vendite e, alla fine, denaro per tutti i partner la gente andrà a utilizzare.” ha detto. Se il percorso è quello indicato, Klein Twennaar ha detto che non vede ragione per cui KPN non dovrebbe sponsorizzare i terminali DVB-H, visto che le telecom già sponsorizzano telefonini dotati di fotocamere o ricevitori FM. Provando il Nokia 7710 sulle autostrade attorno a The Hague, Kokkelink ha rilevato alcuni limiti del telefono sperimentale e più in generale dello standard DVB-H. Mentre con il servizio FM/GPRS Nokia Visual Radio, gli hyperlink a video vengono periodicamente rinfrescati (e, dunque, si aggiornano) i link forniti con il segnale DVB-H attraverso la Electronic Service Guide (la guida elettronica ai programmi) vengono aggiornati una sola volta al giorno, limitando le possibilità commerciali di generare vendite, opzioni di feedback sui singoli programmi e incentivi al download. Inoltre, il chipset installato nei telefonini sembra essere un po’ troppo lento per rapidi cambiamenti di scena a video. Ma, mentre le immagini video di programmi televisivi, durante il test mostrano a volte delle interruzioni, il segnale di Juize.FM arriva forte e chiaro. Mentre le autorità olandesi vedono ancora il DAB come la logica evoluzione dell’FM, la questione è se l’introduzione del DVB-H, unita con una produzione di massa e la conseguente penetrazione dei ricevitori DVB-H metterà in ombra il processo di roll out iniziato a metà degli anni ’90. A differenza del DAB, la richiesta per la radio su DVB-H potrebbe essere stimolata dal sostegno e dalla promozione della tecnologia da parte dei broadcaster televisivi e delle telecom, riducendo i costi di investimento iniziali per gli utenti finali e per i broadcaster per effettuare il salto verso il digitale3.
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