IL POLIGRAFICO DELLO STATO ADOTTA L’OLOGRAMMA
Una delle prerogative che caratterizza da sempre l’attività dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato è quella di garantire nei suoi prodotti la massima sicurezza realizzabile allo stato dell’arte; per questo motivo l’Istituto ha recentemente acquisito la tecnologia olografica nella sua totalità, dalla produzione del master all’applicazione dell’ologramma finale, entrando a far parte della Ihma (International holographic manufactures association) che raggruppa un ristrettissimo numero di aziende qualificate e certificate.
L’ologramma, che si può definire come fotografia dinamica tridimensionale, si ottiene grazie ad alte tecnologie ottiche, basate sulla luce laser che illumina il soggetto da riprodurre, che formano microscopici reticoli di interferenza (1.200 linee in un millimetro) su lastre con particolari emulsioni fotografiche; questi reticoli, mediante processi chimici e meccanici, vengono trasferiti su superfici plastiche o cartacee che, se illuminate, ricostruiscono l’immagine del soggetto con colori diversi al variare dell’angolo visuale. L’innovazione di questo nuovo tipo di “fotografia” consiste nella tridimensionalità e nel movimento dell’immagine virtuale che lo diversificano dagli altri prodotti di stampa, rendendolo facilmente identificabile e qualificandolo come elemento di elevata sicurezza. Solo poche case al mondo producono ologrammi di sicurezza e falsificarne uno risulta praticamente impossibile, in quanto la sua produzione richiede attrezzature costosissime e specifiche, locali antivibrazione e antirumore, materiali non in commercio, processi chimici molto complessi e tecnologie conosciute solo da pochissimi esperti.
Gli elementi di sicurezza di un ologramma sono la parte ottica (tecnica di realizzazione), quella chimica (adesivo) e quella fisica (spessore), oltre alla sovrastampa termica o quella interna, ottenuta con il laser, e alle caratteristiche specifiche di eventuali supporti; l’immagine personalizzata a colore variabile, che si ottiene in questo modo, viene considerata il primo livello di sicurezza. L’Istituto Poligrafico ha poi pensato di introdurre nei suoi ologrammi tre ulteriori elementi di sicurezza. Il primo è costituito dal Colorgramma: un ologramma che, a differenza di quelli usuali che assumono vari colori, riproduce un soggetto con i suoi colori originali, garantendo il secondo livello di sicurezza. Il terzo livello è caratterizzato dal Criptogramma, una informazione segreta che non è visibile con luce normale, ma osservabile solo dopo essere stata riflessa con una luce specifica o dopo essere stata rilevata da una apparecchiatura particolare denominata Holoshield; il Criptogramma risponde a esigenze di sicurezza di più alto livello, per distinguere prodotti aventi il medesimo ologramma, oppure aziende differenti che però usano il marchio del consorzio di appartenenza.
L’ultimo elemento di sicurezza che contraddistingue gli ologrammi dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato è il Codice segreto, che può essere un barcode o un codice alfanumerico e viene letto solo da Holocode, un’apparecchiatura interfacciabile tramite Rs 232 con un computer che gestisce questo input in funzione del software presente; questo quarto livello di sicurezza viene usato quando il valore del bene da proteggere è molto alto, quando permette l’accesso a particolari servizi o quando si vuole controllare l’infedeltà del sistema di produzione o di distribuzione. La produzione avviene seguendo procedure rigorose che vanno dal controllo delle varie fasi alla selezione del personale, dalla protezione delle aree di produzione e magazzinaggio alla conservazione degli impianti olografici in casseforti a prova di fuoco e di effrazione fino alla distruzione dei modelli subito dopo il loro uso; inoltre la consegna è assicurata mediante ditte specializzate.
L’applicazione degli ologrammi più diffusa e conosciuta in tutto il mondo è quella della stampa a caldo automatica a grande velocità su carta o su plastica, usata come protezione delle carte di credito e della carta moneta; ma l’ologramma può anche essere termopressato in automatico su vari tessuti a protezione dell’abbigliamento e della biancheria oppure, come autoadesivo autodistruggente, viene applicato automaticamente a grande velocità su prodotti quali, per esempio, abbonamenti, audio e video cassette, biglietti e sigilli; in quest’ultima applicazione l’ologramma può essere asportato ma non riutilizzato, poiché si autodistrugge e testimonia il tentato dolo.
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