Com’è nato il Software Libero?
1. Il progetto GNU
Il problema della ‘libertà’ del software inizia a porsi a partire dagli anni settanta. Nei primi anni ottanta le grandi aziende americane cominciarono a coprire i programmi per computer con il copyright e a brevettare gli algoritmi, facendo sì che chi forniva il software non potesse più divulgare il codice sorgente.
In quel periodo Richard Stallman, un programmatore allora dipendente al Laboratorio di Intelligenza Artificiale del Massachusetts Institute of Technology, decise di dar vita al progetto GNU1 in seguito ai problemi causati dall’impossibilità di conoscere e modificare i sorgente.
Il suo obiettivo e quello dei collaboratori che presto si unirono a lui era quello di creare un sistema operativo libero di essere distribuito. Stallman diede origine alla Free Software Foundation, in modo da poter contare su un supporto logistico, economico e legale per il progetto GNU. La FSF è tuttora impegnata a promuovere e a diffondere il software libero.
2. La GPL
Un’altra creazione di Richard Stallman è la GPL, General Public License. Caratteristiche pregnanti di questa licenza sono quella di concedere all’utente la facoltà di copiare, cambiare, distribuire il software e di obbligarlo a ridiffondere le proprie modifiche sotto la stessa licenza. Il preambolo della prima versione pubblicata nel 1989 chiarisce quali sono gli obiettivi politici della GPL:
La General Public License è redatta in modo da garantire la libertà di regalare o vendere copie di software libero, di ricevere o ottenere codice sorgente desiderato, di modificare il software o usarne parti all’interno dei nuovi programmi liberi; e di informare l’utente di tutto ciò.
A tutela dei diritti dell’utente, dobbiamo stabilire delle restrizioni in modo da impedire a chicchessia di negarvi tali diritti o chiedervi di rinunciarvi. Queste restrizioni comportano determinate responsabilità a vostro carico nel caso volgiate distribuire copie del software, oppure apportarvi delle modifiche.2
A proposito del criterio che prevede che i cambiamenti di un programma possano essere distribuiti con la stessa licenza di quello originale, Stallman coniò il temine copyleft, ‘permesso d’autore’, in contrasto a copyright, cioè ‘diritto d’autore’.
E’ proprio grazie alla sua ‘natura virale’ che la GPL è attualmente la licenza più ricorrente nel software libero.
3. Linux
All’inizio degli anni ottanta il progetto GNU era quasi completo. La maggior parte del sistema operativo era già stato scritto, mancava solamente una componente, il kernel3.
La FSF stava lavorando ad ‘Hurd’, un kernel di sistema operativo molto complicato. I risultati, però, tardavano ad arrivare, e non erano ottimali. Fu il software creato da uno studente universitario finlandese, Linus Torvalds, a risolvere il problema. Linus aveva scritto un kernel, Linux, e aveva deciso di distribuirlo sotto licenza GPL. Adottò tutti i programmi GNU che erano già stati creati. Dalla combinazione dell’ambiente GNU e del kernel creato da Torvalds nacque il sistema operativo GNU/Linux, un nome che spesso viene accorciato semplicemente ed erroneamente in Linux.
- GNU: acronimo ricorsivo che sta per Gnu is Not Unix. Unix è un sistema operativo nato nel 1969 che, grazie alla sua portabilità si diffuse ampiamente specie negli ambienti universitari e scientifici [↩]
- Richard Stallman, ‘GNU General Public License: Version 1’, (febbraio 1989), http://www.gnu.org/copyleft/copying-1.0.html [↩]
- Kernel: parte di sistema operativo che interagisce più strettamente con l’hardware. Questo tipo di software determina principalmente in che ordine la CPU deve compiere le operazioni. [↩]
Comments are closed