Testo e forma della notizia online
Guardando ai diversi prodotti giornalistici presenti in rete ci si accorge subito della diversità delle edizioni esistenti in funzione anche del contesto in cui la notizia si inserisce e si dà al suo pubblico.
Possiamo quindi legittimamente parlare di forme e testi differenti dalla matrice diversa che spesso vengono contrapposti, come giornalismo puro vs paragiornalismo. Con giornalismo puro si intendono i portali derivati direttamente dalle testate giornalistiche tradizionali, che hanno quindi alle spalle consolidati gruppi editoriali e provate strategie di editing e che non possono prescindere dalla pubblicità.
Siti come quelli del Corriere della sera o del Resto del Carlino o della Republica hanno anche nella versione online un’impostazione vicina al modello cartaceo, proprio perché comunque possono contare, nella ricerca di una fetta di mercato e di utenti, sulla scia e sulla fama data dal quotidiano distribuito in edicola1. Se si creasse una versione per il web troppo distante graficamente ed editorialmente dal prodotto originario si rischierebbe di perdere lettori o di renderli distaccati e titubanti rispetto al prodotto che hanno di fronte: pensiamo, per esempio, a una versione web della Gazzetta dello Sport che decida di abbandonare il caratteristico colore rosa tipico della carta su cui viene stampata l’edizione tradizionale.
A cambiare non sarà allora tanto l’orientamento della testata nel suo complesso (orientamento oltre che politico anche editoriale), ma la morfologia del giornale nel suo darsi all’utente e in funzione di esso.
Dalle statistiche e dagli studi fatti sul popolo di Internet, al di là del fattore età e sesso, è emerso come solitamente il lettore tipo di un quotidiano online si colleghi alla rete per cercare informazione durante l’orario di ufficio; quindi, invece di leggere il giornale tra un cappucino e una brioche al bar prima di timbrare il cartellino, i nuovi utenti leggono le notizie dalla propria scrivania, sul posto di lavoro. Ne consegue che il lettore appena inquadrato è un impiegato e dalla cultura medio alta.
Altra considerazione imprescindibile è il fattore tempo: il soggetto che si reca in edicola e compra un certo tipo di quotidiano compie per sé una scelta che è determinante per conoscere di questo soggetto il profilo e le caratteristiche. Chi compra un quotidiano, infatti, è tendenzialmente un soggetto che oltre a guardare la tv e i telegiornali che forniscono una comunicazione veloce immediata e fortemente legata all’immagine decide di approfondire la notizia attraverso il quotidiano. La carta stampata, di fatto, rispetto al tg televisivo fornisce spunti di approfondimento e critica molto più articolati, ed essendone necessaria la lettura da parte del fruitore ne richiede un’attenzione più dettagliata.
Quando dalla carta stampa si passa al web il fattore tempo si comprime letteralmente. L’utente non si collega ad un sito internet per passarvi ore, per cui gli articoli saranno impostati per una fruizione veloce. Nell’home page si troveranno esposti come nella prima pagina di un giornale i titoli più importanti con brevi abstract che richiamino il testo integrale della notizia. Cliccando semplicemente sul titolo sarà allora possibile accedere al testo integrale della notizia; solitamente a bordo pagina si trovano i menù che richiamano non solo tutte le pagine che costituiscono il giornale ma anche le rubriche (cronaca, economia, attualità, viaggi, meteo, borsa, sport, ecc..).
- L. Trezzini, Economia e gestione delle imprese di comunicazione, dispense del Corso, Università di Bologna, 2003 [↩]
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