I primi approcci dell’informazione online
Ripercorrere la storia del giornalismo online è una cosa molto complicata per via della vastità delle esperienze che si sono articolate dalla nascita del World Wide Web. L’informazione ha assunto in rete forme diverse più o meno valide e solide. Molti giornali (quotidiani e periodici) hanno solo riproposto online l’edizione cartacea, altri hanno affiancato alla copia disponibile in edicola quella via web; a queste forme bipolari si aggiungono le soluzioni ideate solo per il web e le nuove forme di informazione e discussione paragiornalistiche come le webzine e i weblog.
Molte testate hanno attivato un proprio sito Internet pensando che questo fosse sufficiente a se stesso per poi chiuderlo o lasciarlo abbandonato e dimenticato. Rischi dovuti alla fretta, all’entusiasmo e all’erronea convinzione che un medium non necessititi di forme specifiche da approfondire e sviluppare.
Prima edizione online di un quotidiano cartaceo è stata quella del quotidiano americano Chicago Tribune nel 1992, seguito l’anno successivo dal Josè Mercury Center. In Italia la prima agenzia giornalistica su Internet fu Infocity, nata nel gennaio del 1994.
Il primo quotidiano italiano invece a proporre un’edizione online fu L’Unione Sarda. Da questo momento in poi diversi furono i siti che si affacciarono al mondo del web e della fruizione interattiva.
Nell’aprile del ’95 parte il sito de La Stampa seguito nell’agosto dello stesso anno dal quotidiano L’Unità. Tra il ’95 e il ’96 fecero la propria comparsa su Internet Il Corriere della Sera, Il sole 24 ore, La Gazzetta dello Sport, Il Manifesto.
Le elezioni del ’96 diventano un motivo forte per tentare la strada dell’informazione data in contemporanea ai fatti; La Repubblica decide quindi di attivare un proprio sito per seguirne in tempo reale l’evoluzione facendo registrare all’inizio del ’97 un record di utenti per una testata on-line1.
Oltre a queste testate comunemente lette e consumate quotidianamente sono comparse anche molte edizioni di quotidiani locali, con lo scopo di abbracciare un pubblico più ampio, e le agenzie di stampa, indispensabili fonti primarie di informazione senza le quali i giornalisti stessi non potrebbero operare.
L’ingresso della carta stampa e dell’informazione in genere nel web ha di fatto attivato una rivoluzione nella fruizione del prodotto informativo senza precedenti, soprattutto in un momento in cui i media classici perdevano di credibilità di fronte all’opinione pubblica.
La notizia data e trasmessa in tempo reale acquista un plusvalore di autenticità rispetto al prodotto cartaceo o televisivo che viene articolato e preparato ad arte in tempo utile per l’uscita o la diretta. Questo presupposto ha rappresentato e rappresenta una spinta sempre più forte in direzione di uno sviluppo maggiore del giornalismo on line e del suo specifico “slang”, e questa necessità trova riprova nel fatto che chi ha tentato banalmente di fare informazione facile perché comunque gratuita o più economica ha visto spegnersi intenti e risultati.
- Questi dati sono stati tratti dal sito www.infocity.it [↩]
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