Con Internet la carta stampata diventa html
Una riflessione sul giornalismo e le nuove possibilità offerte da Internet a questo mezzo di comunicazione di massa è cosa tutt’altro che facile e non certo esauribile in poche pagine; le questioni che un simile argomento chiama a sostegno sono molto articolate e fanno tutte parte a diversi livelli di ciò che oggi viene chiamata globalizzazione. Il rischio è quello di perdere di vista il punto di partenza e il corpo della riflessione senza trovare un punto d’arrivo, trovandosi così a girare a vuoto tra comunicazione, nuove forme di interazione e fruizione, mercato, prodotto, new economy, new technology, etica e informazione.
Prima infatti di parlare di informazione e nuove tecnologie bisogna tenere presente che i giornali, e l’informazione più in generale, si sono evoluti sempre in funzione e per spinta dei processi culturali ed economici che hanno caratterizzato le società moderne. Il giornale, sia che esso si presenti nelle forme e nei modi tradizionali della carta stampata sia che esso si proponga nella foma del quotidiano on-line, è solo l’ultimo prodotto di un processo molto amplio dagli interessi economici e di mercato altissimi proprio perchè è di fatto un prodotto.
Il consumo di questo prodotto ha risvolti di forte presa sulle masse che ne fruiscono, tanto da essere definito “quarto potere”. Nel bene e nel male l’informazione delinea i fatti, suggerisce critiche e opinioni, influisce sull’opinione pubblica e sulle coscienze collettive con tutto ciò che questo implica nello sviluppo e nell’orientamento di uno Stato.
Gli esempi che si potrebbero citare a dimostrazione di tale forza comunicativa e incidenza sociale sono tantissimi: le prime 50 società di comunicazione al mondo fondano sui quotidiani la maggior parte dei loro profitti, tra queste la New Corporation di Murdoch, i gruppi Thompson, Kirch, Gannet, Times-Mirror1; nella maggior parte dei paesi industrializzati i quotidiani rappresentano il principale canale pubblicitario nonostante il grande rilievo che la televisione ha acquisito negli ultimi anni2; in quei paesi in cui la democrazia è minata da forme di potere autoritario e repressivo i mezzi di comunicazione sono posti sotto controllo e privati della libertà di espressione, primo dei diritti di una società libera e pluralista3; nel 1973 un inchiesta condotta da due giornalisti del Washington Post portò alla luce alcune attività illegali condotte dall’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Nixon, e l’inchiesta, passata alla storia come scandalo Watergate, costrinse lo stesso presidente Nixon alle dimissioni4; da quando è scoppiato il conflitto in Iraq i contatti dei principali siti di informazione online sono saliti dell’82%5.
Quest’analisi non si propone certo di abbracciare così tante e diverse pertinenze proprie del giornalismo, ma anche volendo parlare di nuove forme di espressione che Internet offre al mondo dell’informazione non si può prescindere dal contesto in cui tutto questo si situa. Era quindi doveroso darne una definizione di massima.
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