Avatars, Robots e Ambienti Virtuali Condivisi
[Ricerca realizzata per l’esame del Corso di Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa
(prof. Pier Luigi Capucci), DAMS, Università di Bologna, A.A. 2002/2003
Programma del corso (pdf, 12 Kb)]
Il punto fondamentale diventa quello dell’“esserci”, dell’immersione totale per mezzo di un apparato tecnologico che stimola i sensi al fine di consentirci di vivere quest’esperienza. […] Si intuisce la necessità di rendere lo spettatore parte integrante di questo mondo altro, orientandosi verso l’introduzione della mano virtuale (virtual hand) che […] aiuta l’utente a definire meglio le proprie coordinate e a prendere in considerazione l’idea del senso del corpo come strumento di conoscenza più profonda. Poi si approda all’introduzione del corpo avatar contemporaneamente all’idea di introdurre più partecipanti in grado di condividere la stessa esperienza. L’avvento degli ambienti multi-user è una svolta importante che definisce un nuovo approccio nella descrizione e percezione di ambienti virtuali, spostando il punto focale sull’interazione fra i diversi partecipanti.
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