LE PERFORMANCE DEI S.C.P.

La loro prima performance, l'Ubu Roi di Alfred Jarry riadattato per l'occasione da Art Toad, è stata il dieci Dicembre del 1996, esattamente cento anni dopo la prima dello spettacolo originale, di fronte alla camera di sorveglianza della stazione della metropolitana della Union Square di Manhattan. Sei performer del gruppo dovevano rappresentare nove brevi scene che però furono interrotte alla settima per l'intervento della polizia. Di questa prima performance non esiste purtroppo una documentazione perché non era stata preventivamente videoregistrata dai componenti del gruppo, cosa che invece verrà puntualmente fatta da quel momento in poi. L'Ubu Roi è stato eseguito una seconda volta e per intero nel Giugno del 1998 con altri due adattamenti uno da Il Corvo di Edgar Allan Poe e l'altro Aspettando Godot di Samuel Beckett.

Uno tra i più significativi dei loro lavori è stato senza dubbio l'adattamento di 1984 di Gorge Orwell, rappresentato più volte tra il Novembre 1998 e l'Aprile 1999 da sei membri dei S.C.P..Una delle cose più interessanti di questa performance è soprattutto il filo rosso che unisce questo libro alla politica dei Surveillance Camera Players, entrambi puntano il dito contro la tecnologia come mezzo di controllo sociale, la strumentalizzazione dei mass-media, ma soprattutto contro l'indifferenza che tollera gli abusi nei confronti della libertà individuale. Una delle frasi più ricorrenti nei lavori dei S.C.P. è appunto: "Il Grande Fratello ti guarda", ogni giorno la nostra privacy viene violata da occhi sconosciuti, niente di meglio di 1984 come monito contro la massificazione e la lesione della libertà dell'individuo e quindi anche come testo di ispirazione per le loro performance e le loro lotte.

Headline News è stata la prima performance dei Surveillance Camera Players tratta da un testo originale di Art Toad. Scritto per tre attori, può essere rappresentato anche da uno solo, nel caso in cui sia presente più di un attore uno di loro terrà un cartello con scritto "Il Grande Fratello ti guarda" per tutta la durata dell'azione; dapprima abbiamo il segno rappresentativo dei S.C.P., il titolo dello spettacolo e le notizie sull'anticopyright; un altro attore mostrerà dei cartelli con delle notizie che si autoproclamano, "World News", "National News", "Local News", ecc, ed in fine un cartello con su scritto "Torniamo subito"; un terzo ed ultimo attore mostra una serie di cartelli con alcune pubblicità : "Nike: Proud Sponsor Chinese Sweatshop"; "Pepsi: Get & Stay Addicted to Junk"; "The Chase Manhattan Bank: We Own You"; "CBS: We Watch You Watch". Una satira contro la televisione e l'annullamento dell'identità individuale.

Gli altri spettacoli dei Surveillance Camera Players: You Are Being Watched for Your Own Safety, di Art Toad; the Mass Psychology of Fascism, di Wilhelm Reich; Being There, di Jerzy Kosinski; La Fattoria degli Animali, di George Orwell; God's Eyes Here on Earth, di Art Toad;

Quello che I S.C.P. fanno con i loro lavori è usare l'ironia e la loro presenza pubblica, la loro è una protesta pacifica volta a rendere partecipi i cittadini della loro condizione di sorvegliati speciali. Nessuna azione violenta viene attuata quindi nei confronti del Grande Fratello ma solo delle azioni che cerchino di far notare la sua presenza ed incombenza nella vita di ognuno di noi.

Nonostante l'assoluta pacificità delle azioni del gruppo può capitare, ed è capitato (come è successo per la loro prima performance, 1984),che intervenga la polizia, anche se a volte si limitano solamente ad un controllo a distanza, a far sentire la loro presenza, a volte intervengono direttamente per chiedere spiegazioni, a questo punto di solito i S.C.P. citano il quarto emendamento della costituzione degli Stati Uniti, se in seguito viene loro chiesto di mostrare un permesso che li autorizzi a svolgere quella data performance in quel dato spazio, fanno appello al primo emendamento, ma se comunque la polizia chiede loro di andarsene non si oppongono in alcun modo e lasciano il posto, come ha detto Bill Brown: "The cops aren't the enemy,, it's the people who run the cops".