In occasione della proiezione del film “Il Grande Fardello / The Big Bother” nella sezione Zoomit del Tekfestival 2009 di Roma http://www.tekfestival.it/content/view/194/134/lang,it/
in anteprima rilasciamo in versione integrale l’opera sotto licenza creative commons, secondo la formula attribution sharealike.
IL GRANDE FARDELLO/THE BIG BOTHER (http://thebigbother.blogspot.com/)
Il film è stato originariamente prodotto sotto il titolo Il Grande Fardello nel 2004, quando era frutto di una produzione di Cooperativa Estia e Bella Vita Production all’interno del carcere milanese di San Vittore. La regia è stata di Marianna Schivardi e Simone Pera, il production manager Nicolò Volpati. L’opera è stata oggetto di un ri-editing nel 2008, quando, con Maresa Lippolis, abbiamo deciso di attivare una coproduzione con il Medialab della Scuola di Media Design & Arti Multimediali della NABA, che voleva avere finalità sia didattiche sia di mantenimento e valorizzazione di un’opera ritenuta di grande interesse.
La coproduzione non si è risolta in un semplice recupero, ma ha voluto creare una vera e propria nuova versione. I dialoghi sono stati tradotti in inglese, e l’opera sottotitolata integralmente. Sono stati aggiunti dei testi introduttivi e conclusivi che spostavano l’opera verso la problematica del Panopticon, ovvero della perenne diffusa sorveglianza a cui è soggetta le società contemporanea. Sono state realizzate le sigle di testa e di coda, ricercando un respiro diverso e originale, per ritmo, tempistica e retorica, ed ispirandosi ad alcuni lavori di video arte. Infine Steve Piccolo ha realizzato le musiche dell’opera.
L’opera cita il Grande Fratello/The Big Brother televisivo, perché nasce dall’idea di realizzare un Grande Fratello in un luogo dove le persone vivono perennemente come fossero in un format, sorvegliati da telecamere, introducendo l’elemento estraniante del confessionale e della votazione, con l’obiettivo però di uscire dalla “casa”, non restarvi.
Il film è interpretato da veri carcerati, che in un’ottica fake, recitano sé stessi. Il metodo utilizzato per la parte recitativa si basa sulla continua osservazione delle azioni, dialoghi, modi di dire e pensieri veri dei personaggi a cui è stato poi chiesto di ripetersi sotto la ripresa delle telecamere di ripresa. In questo modo gli attori interpretano sé stessi creando una circolarità fake, per la quale si genera un ritmo da ‘commedia’ e si mantiene una dimensione di verità – realtà che dà valore poetico all’opera. La regista Marianna Schivardi ha definito questo lavoro ‘quasi fiction’.
“Il Grande Fardello/ The Big Bother” è coprodotto dal Medialab della Scuola di Media Design & Arti Multimediali NABA: le traduzioni sono state effettuate a cura di di Aaron Maines e Lauren Hoekstra, i sottotitoli di Simone Rovellini e Michele Molluso, le sigle di testa e coda di Vichie Chinaglia, Simone Rovellini, Michele Molluso, e Lauren Hoekstra, Maresa Lippolis e Amos Bianchi sono stati i delegati di produzione,
Credendo nel valore culturale di questo lavoro, sia da un punto di vista filmico che dal punto di vista del pensiero critico che introduce, e ritenendo che sia importante creare le condizioni perchè possa essere fruito e condiviso, si è scelto di fare in modo che possa essere scaricato dal ftp della Nuova Accademia di Belle Arti Milano.
SCARICALO QUI: http://thebigbother.blogspot.com/
Leggi qui: http://thebigbother.blogspot.com/2008/12/testo-conclusivo.html
Leggi qui: http://newmediaepic.wordpress.com/
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