Control the search engine GOOGLE over the infoFlatSphere while it is attacked by other search engines.
Try to survive and shoot as many Search engines as you can in the process. @ www.rgbproject.com
From the 90s, Neopop artists began to analyze pop culture in a different way from Pop artist of the 60s as Warhol or Lichtenstein. They reject idea that pop culture is a system of stars and icons and they look at it as a language, a media among other media.
Mauro Ceolin concentrates his attention on the video game’s universe. According to him the video game is not only an entertainment, but also a form of communication. Unlike other neopop artists, Ceolin does not analyze the videogame only as a language, but he uses it as a language and as a media to communicate and to describe the reality.
His last artwork is Google Battle, a modified video game inspired to an ancient spaceship battle platform. In his version Ceolin substitutes spaceship with the search engines logos, transforming the ancient space battle into a contemporary war for Internet supremacy. The player is Google and he has to defend himself from other search engines as Lycos, Yahoo, Altavista, etc.
Google Battle is not a surrealistic videogame. It describes a real economic scenery. Search engines companies are forming an alliance to stop Google’s success and supremacy. Ceolin describes this Internet war with his favorite language: the videogame.
This media allows the artist to describe facts, real situations with a brief, fast and ironic language which everybody can understand.
A partire dagli anni 90, gli artisti neopop hanno cominciato ad occuparsi di popular culture in maniera completamente differente rispetto ai padri fondatori come Warhol, Liectestein, ecc. Più in particolare essi hanno messo tra parentesi l’idea che la cultura popolare fosse un olimpo di stelle e icone per analizzarla invece come un linguaggio, un mezzo espressivo al pari di molti altri.
Tra le varie forme di cultura e di intrattenimento popolare, Mauro Ceolin si concentra sull’universo del videogioco. In questa sua analisi egli fa proprio l’atteggiamento mentale degli artisti neopop dell’ultima generazione, portandolo alle sue estreme conseguenze. Egli infatti non si limita a concepire il videogioco come un linguaggio, piuttosto egli mette in pratica la sua teoria e lo usa come un linguaggio. Ceolin utilizza il videogioco come lingua, mezzo espressivo attraverso cui parlare della realtà, di ciò che lo circonda.
Il suo ultimo lavoro Google Battle è un videogioco modificato ispirato alle vecchie guerre di astronavi. Nella sua versione truccata, l’artista ha sostituito le navicelle con i loghi dei motori di ricerca, trasformando la battaglia spaziale della versione originale in una guerra per il predominio di internet che vede impegnati i vari motori di ricerca come Google, Lycos, Altavista, Yahoo, ecc. Il giocatore è Google e deve difendersi dagli altri motori di ricerca che vogliono distruggerlo. Al di là di quello che si potrebbe pensare, Google Battle non è un videogioco surreale, piuttosto esso descrive una situazione reale e cioè l’alleanza tra le varie società dei motori di ricerca contro Google che sta monopolizzando il mercato.
Il videogioco consente a Mauro Ceolin di raccontare fatti, situazioni reali con un linguaggio rapido, veloce e comprensibile a tutti. Contemporaneo
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